Abbazia di Hautecombe
Abbazia di Hautecombe
In un quadro naturale molto bello e riposante, che mescola il blu profondo del lago ai verdi degli schiarimenti e della foresta delle pendenze, l'abbazia reale di Hautecombe è un luogo propizio al ricordo.
È l'ultima residenza di molti sovrani della famiglia della Savoia, come pure dell'ultimo re d' Italia Umberto II.
L' origine del luogo risale al XIIe secolo, dove monachi benedettini si sono installati in un vallone chiamato Alto-Combe nella montagna Cessens.
In 1137, ricongiunti ai Cistercense, si muovono sui bordi del lago con l'aiuto della famiglia della Savoia. I sovrani di questa dinastia vi furono inumati fino al XVIe secolo dove scelsero Torino che beneficiava di una posizione più lontana della borderà del regno della Francia.
Dimenticata quindi definitivamente abbandonata alla rivoluzione dove fu saccheggiata, il re di Sardegna Carlo Felix intraprese il suo restauro che durò dal 1824 al 1843. I monachi raggiunsero l' abbazia in 1826 ed i sovrani della dinastia savoiarde decisero di ci fare inumare nuovamente.
Nel 1983, Umberto II, l'ultimo re d' Italia e scendendo dai duchi di Savoia si vi fece sepolto. Nel 1992 i cistercense lasciarono l'abbazia per quella di Ganagobie.
Da allora, c' è la “Comunità del cammino nuovo” (Chemin Neuf) che occupa il luogo.
La chiesa è ricca di decorazioni, restaurati da artisti piemontese nel XIXe in uno stile gotico. Oltre alle pitture murali, ripara molte sculture fra cui statue in marmo di Carrara come una Pietà realizzata da Cacciatori.
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